Quest’anno l’estate è stata molto calda tra i più caldi in assoluto: il risultato è che molti manti erbosi hanno subito pesanti danni, prodotto molto feltro e contratto malattie fungine.

Settembre è uno dei mesi più importanti e fondamentali per recuperare i malanni e le sofferenze del prato, per effettuare le semine e per gettare le basi per una salute duratura del manto erboso.

Vediamo punto per punto tutte le lavorazioni da eseguire:

1. CONCIMAZIONE
La concimazione di settembre è una nutrizione da non dimenticare mai. Saltarla significa condannare il prato a rovinarsi e a non recuperare gli eventuali danni subiti in estate.

Il fertilizzante da usare deve avere un alto titolo di azoto ed una discreta presenza di potassio. L’azoto è il cibo fondamentale e dovrà essere contenuto sia in forma a pronto effetto che a lento rilascio.

2. BIOSTIMOLAZIONE
Verso metà settembre il prato inizia a crescere molto vigorosamente, consumando tanto nutrimento ed obbligandoci a tagli frequenti. In questa situazione il tappeto erboso andrebbe sostenuto e reso più efficiente possibile attraverso un trattamento di biostimolazione.

Per questo scopo si usano prodotti a base di acidi umici ed idrolizzati proteici (qui un esempio) che aumentano l’efficienza delle attività vegetative delle piante e rendono maggiormente assimilabili gli elementi nutritivi.

3. PREVENZIONE MALATTIE
Bisogna fare molta attenzione a non considerare terminato il pericolo di malattie fungine. Esistono alcune patologie che attaccano il tappeto erboso proprio quando le temperature iniziano a ascendere.

Nel contrasto alle malattie eseguito attraverso la prevenzione naturale, è fondamentale non saltare mai nessun trattamento ed evitare che il prato rimanga scoperto e poco protetto.

4. PREVENZIONE INSETTI DANNOSI
A settembre, i rischi legati alle larve di insetti(coleotteri, lepidotteri, ecc) che mangiano le radici del prato, pur riducendosi man mano che la stagione avanza, non vanno trascurati.

Ci sono stagioni che sono caratterizzate da una intensa attività larvale anche a fine estate, causata da una popolazione di insetti più numerosa del solito.

Si consiglia sempre di eseguire ancora un trattamento preventivo basato su microrganismi predatori in grado di rendere ostile l’habitat agli insetti nocivi (qui e qui un esempio).

5. TAGLIO
Quando le temperature iniziano a scendere a 25 gradi ed arriva qualche pioggia, l’erba inizia a crescere molto rapidamente.

Appena la crescita inizia a diventare vigorosa, è possibile abbassare l’altezza dell’erba ai valori minimi suggeriti per le specie presenti nel tappeto erboso .

6. IRRIGAZIONE
Solitamente l’autunno è piovoso. Quindi teoricamente non servirebbe irrigare il prato. Un bel temporale di settembre è in grado di fornire 40/50 millimetri di acqua che, vista la minore evapotraspirazione delle piante, è una quantità sufficiente a coprire un periodo di oltre 10 giorni (per misurare l’acqua che riceve il prato usa un pluviometro).

Ma se non piove è necessario mantenere accesi impianti di irrigazione regolandoli sempre in base alle temperature medie. Bisogna inoltre continuare a seguire la regola di irrigare abbondantemente ed infrequentemente.

Ma mano che settembre avanza, quando si supera la metà del mese e le temperature si abbassano, le necessità di irrigazione si riducono. Se arrivano i temporali si può smettere di irrigare verificando sempre che il prato riceva almeno 20 mm di acqua a settimana.

Il tutto va messo in relazione alla zona geografica: nel centro e sud Italia solitamente ci potrebbe essere bisogno di irrigare il prato in maniera costante fino ad ottobre. Va ricordato comunque che qualora non dovesse piovere l’irrigazione del prato va sempre fatta anche in inverno.

7. INFESTANTI
Da settembre in poi il numero e la pericolosità delle infestanti diminuisce significativamente. Appena si abbassano le temperature le ultime infestanti estive scompaiono. Questo naturale processo può essere velocizzato attraverso tagli bassi, arieggiature e risemine.

L’autunno è anche il momento nel quale dobbiamo lavorare per fare in modo che l’anno successivo si manifestino meno infestanti possibile.

Per questo motivo è importantissimo riportare il prato più fitto e denso possibile, effettuando risemine di copertura e riempimento.

8. TERRENO
Dopo l’estate è molto probabile che la fertilità del terreno abbia avuto un sensibile calo. La sostanza organica durante i mesi estivi viene convertita, degradata, assorbita o dilavata.

Siccome il carbonio organico è il nutrimento di molti processi vitali che concorrono alla salute del prato, è importante ripristinare la fertilità reintroducendo sostanza organica nel terreno. Inoltre, questa operazione rende tutte le concimazioni più efficaci.

9. SEMINE E RISEMINE
E veniamo al punto che probabilmente trae i migliori vantaggi da questo periodo climatico. Settembre esalta tutti i lavori di semina e risemina del prato. Se c’è un periodo dell’anno perfetto per la semina questo è proprio settembre.

L’allineamento favorevoli di molti fattori (temperature ottimali, bassa presenza di infestanti, minore rischio di malattie, …) fa si che la germinazione, la crescita e il primo accestimento del prato avvenga rapidamente ed in maniera estremamente efficace.

Quindi, se hai in programma di creare un bel prato nel giardino di casa tua il momento di seminare è proprio settembre! Se hai bisogno di aiuto, qui trovi una guida completa alla semina e qui un manuale sulla risemina del prato

Autore

agro-tecno.service@libero.it

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